sabato 26 settembre 2015

Blog September 2015

I) A servizio alla piccola Comunità Giapponese In Hong Kong.


E’ già la seconda volta che presto questo servizio religioso nella Parrocchia di S. Margerita in Hong Kong. Fra le diverse attività c’è l’assistenza religiosa di diversi gruppi di stranieri...fra questi la Piccola Comunità di Giapponesi con la Santa Messa Domenicale in una graziosa Cappellina del Complesso.

...interno della chiesa Parrocchiale di Sta Margerita in Hong Kong.

...foto ricordo dopo la Santa Messa.

...convivenza prima di lasciarci. Da destra: Vic. Rappresentante, RAPPRESENTANTE, P. Mario....


II) Visita alla “Caritas “ di San Luigi Gonzaga” con il Diacono Masuda Ken CMF


…in un viaggio per esperienze religiose:  A


Cappella  “ Caritas “di San Luigi Gonzaga.

…chi lo direbbe: questo diacono aveva 4 anni quando lo ricevetti nell’ Asilo “Umi no Hoshi” di Hirakata (Osaka-Giappone)!!!  Nella primavera del prossimo anno si ordinerà Sacerdote….

esercitando il suo ufficio di “Diaconato”.

foto ricordo: Suore di Sant’ Anna, Assistiti, Concelebranti… 
”Pietro” (Aspirante Clarettiano)

Arrivederci al Prossimo Anno per l’Ordinazione Sacerdotale in Osaka (Giappone) !!!

”Pietro”  futuro Missionario Clarettiano !?! 
…è già su un “Buon Cammino”: Preghiamo!


III) Concelebrazione a Penha: residenza delle Suore Trappisti.

  
…in un viaggio per esperienze religiose: B

lettura del Vangelo ed una breve omelia del Diacono Masuda Ken.

le sei Suorine con reverenza in ascolto dell’omelia del
Giovane Diacono Masuda Ken.

…Santa Comunione

…foto ricordo dopo la Santa Messa.

…Esterno della chiesa: la più antica di Macao, ex Residenza Vescovile

…i tre” moschettieri !!!

per finire: …Madonnina rivolta su Macao per protezione Materna e Celeste.


IV) Condividere con gruppo di amici della Parroc. di S. Benedetto (Hong Kong) in visita a San Lorenzo, seguito da un giorno di ritiro spirituale.


dopo un rinfresco di” benvenuto” !

 …seguito da una Concelebrazione in Cinese...

 …foto generale  dopo la Santa Messa presieduta da P. Peter Chao cmf.

 …convivenza

 …convivenza

convivenza

…saluto di chiusura da parte del Parroco di San Lorenzo: P. Jojo

…su richiesta:  benedizione dei Sacerdoti con l’Augurio di rivederci in Hong Kong! 

Chiudiamo con il sorriso di due Giovani…futuro della nostra Delegazione Est Asia.

 …ed il sorriso di due indimenticabili Amici: ( Destra)  P. Simone Lee  e  Peter.

V) Cordiale Udienza di Papa Francesco ai Partecipanti del “25mo. Capitolo Generale dei Missionari Clarettiani”.




Roma. La giornata capitolare di oggi spicca per l’incontro dei Missionari col Papa Francesco nella sala del “Concistoro”, presso il Palazzo Apostolico. 

Il Superiore Generale, P. Mathew Vattamattam, CMF, al principio dell’udienza, ha diretto un saluto al Santo Padre manifestandogli l’affetto ed il sostegno della Congregazione nella Missione della Chiesa. La Missione clarettiana, ha sottolineato, oggi si manifesta in chiave di uscita e vicinanza ai poveri, secondo la Evangelli Gaudium. Dopo il messaggio, gli ha chiesto una benedizione per la Congregazione accompagnata da alcune parole illuminatrici.



Parole spontanee del Santo Padre al  XXV Capitolo Generale della Congregazione.


Buongiorno e grazie. Ho preparato un discorso in castigliano, che  Mons. Gaenswein vi lascerà poi.  Ma io preferisco dire ciò che penso.  Com’è in castigliano…Ho avuto un brutto pensiero  quando parlava il Generale dicendo che “quando lesse Evangelii Gaudium, ebbe una grande gioia”. Ed io ho pensato alla libreria di Buenos Aires che mi …. (risate) che mi stampava tutti i libri!

I clarettiani li si incontra da tutte le parti. Devo riconoscere che nel campo della teologia, il Generale passato era teologo della vita religiosa e diritto canonico. Realmente fra i migliori canonisti , qui in Roma, ci siete voi. Lavoro silenzioso, sant’uomo che passò tutta la sua vita nella congregazione dei religiosi e nell’archivio e ci dava un esempio lì di vita nella missione (parola incomprensibile). No? Mi era necessario dirvi tre parole  pensando a coloro che conosco. Inoltre Dio mi benedisse facendo amicizia con alcuni di voi, no. E...ve ne rubai uno per Bariloche, che è stato mio amico (risate). Ma io vi dirò tre parole che vi possono servire. No?


Adorare, camminare ed accompagnare.

Adorare: noi, nel mondo dell’efficienza, abbiamo perso il senso dell’adorazione. Anche nella preghiera, non è vero, preghiamo, lodiamo il Signore, chiediamo, ringraziamo.  Ma l’adorazione, questo stare davanti all’unico Dio, unico senza prezzo, con cui non si tratta, che non si può cambiare...E tutto ciò che è fuori di Lui è cartone, è idolo. Adorare. In questa tappa facciano uno sforzo per crescere in questo mondo di preghiera: l’adorazione. Adorate, adorate Dio.  E’ una carenza della Chiesa in questo momento per mancanza di pedagogia, questo senso dell’adorazione che vediamo nei primi capitoli della Bibbia, no?, adorare l’unico Dio.  “Non avrai, ricordati Israele, non avrai altro Dio fuori dell’unico” ed adorare, “adorerai Lui solo, no?”

Questo perder tempo senza chiedere, senza ringraziare, anche senza lodare, solamente adorare, con l’anima prostrata. Non so perché sento di dovervi dire ciò ma sento che ve lo devo dire, mi esce dal di dentro.  

Camminare: Dio non vuole adorare se stesso, ma Dio ha voluto camminare , non ha voluto starsene tranquillo. Dal primo momento ha camminato col suo popolo.  Con Mosé, tanto santo. Ricordati, pensa: quale popolo ebbe un Dio tanto vicino da camminarte insieme a voi? Camminare.  Camminare è aprire frontiere, uscire, aprire porte, cercare nuove strade. Camminare. Non stare seduti. Non installarsi, nel cattivo senso della parola.  Veramente bisogna organizzare, ci sono lavori che esigono di starsene quieti, ma con l’anima, con il cuore e la testa bisogna camminare, cercare. Partire per le frontiere, frontiere di ogni tipo, incluso quelle del pensiero.  Gli intellettuali che siete voi, dovete andare verso le frontiere, cercare nuove strade.  Cercare. Ossia: non stare senza far niente. Perché colui che sta senza far niente, colui che non si muove si corrompe. Come l’acqua: l’acqua stagna in seguito puzza.  Invece l’acqua del fiume che corre non puzza.  Camminare come cammina Dio, che si è fatto nostro compagno, no? E ci può aiutare vedere nella Bibbia come il Signore ha accompagnato il suo popolo, facendosi pure carico dei suoi peccati e perdonando e  altro. Accompagnare. Cioé, camminare. Camminare con questo desiderio di giungere un giorno a contemplarlo  e non come disgraziatamente  spesso accade – accade in ogni parte, purtroppo -  gente che viene nell’istituto più per assicurare la propria vita  e starsene tranquillo, perché non gli manca nulla, no...Camminare, camminare. 

Accompagnare: Ossia, non camminare soli, no, perché è sconveniente, ma accompagnare il popolo perché Dio ha camminato accompagnando il popolo.  E mi viene così chiaro questo di  Gesù  che si mise a fare il tonto con coloro che scappavano da Gerusalemme verso Emmaus.  Si mise al loro lato e li accompagnò, li accompagnò lungo tutto il percorso, finché questo cuore freddo si scaldò ed incominciò ad ardere e scoprirono chi era.  Accompagnare nei momenti di gioia, accompagnare la felicità degli sposati, delle famiglie. Accompagnare nei momenti difficili, nei momenti della croce, nei momenti del peccato. Gesù non aveva paura dei peccatori, li cercava.  Lo criticano: “Ma costui è troppo socievole coi peccatori, troppo imprudente ed altro”. Accompagnare. Accompagnare la gente, accompagnare tanti desideri che il Signore semina nel cuore, lasciarli crescere bene.

Ecco, mi è venuto in mente di dirvi questo. Adorare, camminare ed accompagnare. Ecco, se vi può servire, avanti!  Ve li lascio nelle mani. E come Maria è la Madre che vi guida, vi invito a pregare insieme un’ Ave María….

Vi benedica Dio Onnipotente: Padre, Figlio e Spirito Santo. 

Vedete come sono stato buono da farvi ricordare che il Fondatore è stato un gesuita?


Francesco ai Clarettiani: aprire frontiere e cercare i peccatori


L'udienza del Papa ai Clarettiani - OSS_ROM
11/09/2015 14:05

Camminare è “aprire frontiere” e porte, uscire e “cercare strade”. Così il Papa, rivolgendosi ‘a braccio’ in spagnolo, ai partecipanti al XXV Capitolo generale dei Missionari Figli del Cuore Immacolato di Maria, i Clarettiani, guidati dal superiore, padre Matew Vattamattam. L’invito del Pontefice è stato anche ad adorare Dio, che “non ha prezzo”, e ad accompagnare il popolo nei momenti felici e in quelli di dolore. Il servizio di Giada Aquilino:
“Adorare, camminare e accompagnare”. Questa la missione di ogni pastore nelle parole di Francesco ai Clarettiani, che hanno dedicato il loro Capitolo generale al tema: ‘Testimoni e messaggeri della gioia del Vangelo’:

Francesco ai Clarettiani: aprire frontiere e cercare i peccatori Radio Vaticana

Udienza ai partecipanti al Capitolo Generale dei Missionari Figli del Cuore Immacolato di Maria (Clarettiani)


VI) Nella famiglia Clarettiana


Sabato, 12/09/2015


Roma. I capitolari hanno dedicato parte della giornata del 12 settembre a lavorare sulla terza parte del documento capitolare. 

Fino a mezzogiorno la Maestra Bernadetta Arbaiza, Segretaria Generale del Movimento dei Secolari Clarettiani si è fatta presente nell’aula capitolare.  La sua partecipazione ha avuto come obbiettivo quello di condividere il risultato dell’Assemblea del Movimento, svoltasi in Granada, Spagna, nella seconda quindicina del luglio passato.

L’incontro, ha detto, ha permesso al gruppo di approfondire la sua identità e la sua missione nella Chiesa. Una delle idee maturate dal Movimento è, senza dubbio, la Missione condivisa.  La Fede, ispirata al Vangelo, è unica e si arricchisce quando la si condivide. Ha pure messo in risalto alcune difficoltà che il Movimento incontra oggi, come la comunicazione fra le comunità e la traduzione dei suoi documenti. 

In serata, a partire dalle ore 18:30, i capitolari hanno ricevuto la visita dei clarettiani delle comunità di Roma e di varie suore rappresentanti della Famiglia Clarettiana: Religiose di Maria Immacolata-Missionarie Clarettiane, Secolari Clarettiani, Missionarie di Sant’Antonio Maria Claret e Missionarie dell’Istituzione Clarettiana. Inoltre, in rappresentanza della sua famiglia naturale, ha partecipato in questo momento d’incontro anche la signora Moly, sorella del P. Mathew Vattamattam.

Con la participazione di questo gruppo, affratellato dallo spirito clarettiano, è stata celebrata l’Eucarestia, presieduta dal P. Generale. Al termine, si è condiviso una cena fraterna in un momento di convivenza.


VII ) L’ autorità, sinonimo di servizio


Lunedì, 14/09/2015


Roma. Oggi, 14 settembre, festa dell’Esaltazione della Santa Croce, dopo aver passato la giornata impegnati nell’approvazione del documento capitolare, i Capitolari si sono diretti alla cappella; qui hanno celebrato l’Eucarestia presieduta da Mons. José Rodríguez Carballo OFM, Segretario della CIVCSVA.

Durante l’omelia, Mons. Rodríguez ha ringraziato, in primo luogo, il P Josep Abella, CMF ed i componenti del gruppo del governo generale che concludono il loro periodo di governo. Li ha ringraziati, in maniera speciale, per la loro vicinanza ed il loro servizio alla Congregazione ed alla Vita Religiosa in generale. In seguito, si è congratulato col P. Mathew Vattamattam CMF e con gli altri membri del Consiglio del Governo Generale, recentemente eletti. Ha ricordato loro che l’autorità, ispirata al Vangelo, è sinonimo di servizio (Diaconia) e questo deve realizzarsi alla maniera dello schiavo o del servo (Doulos). L’autorità esige segni concreti, come quando Gesù lavò i piedi dei suoi discepoli.

L’autorità nella Vita religiosa ed in tutta la Chiesa, ha come missione speciale l’ascolto ed il discernimento. Nell’ascolto, ogni servitore dovrà lasciar trafiggere il suo cuore con la parola del confratello, sopratutto quando gli confida la sua situazione personale. Il discernimento, al contrario, invita a camminare con i confratelli perché, dialogando, scopriamo insieme la volontà di Dio.

Altre responsabilità del Superiore Generale, Provinciale o Locale sono: essere memoria vivente del Vangelo fra i confratelli e custodire il carisma ereditato dal Fondatore, ha concluso.



VIII) E’ approvato il Documento Capitolare


Martedì, 15/09/2015 


Roma. Oggi, 15 settembre, a mezzogiorno, il Documento Capitolare è stato approvato in tutti i suoi capitoli. I partecipanti hanno manifestato la loro gioia e si sono congratulati con un prolungato applauso.

In seguito, il P. Artur Teixeria CMF, moderatore di turno, ha letto il paragrafo 28.1 del Regolamento del Capitolo, che dice: “In una delle sessioni finali si metterà a votazione una proposta per autorizzare il P. Generale affinché nella promulgazione delle conclusioni introduca quelle correzioni di stile e di ordine che, senza modificare i contenuti, saranno necessarie per la loro migliore presentazione”.  L’Assemblea Capitolare, ascoltata la proposta, ha votato a favore unanimemente.

Approvato il Documento, il Fratello Carlos Verga CMF, Prefetto Generale della Pastorale Giovanile Vocazionale (PGV), ha aperto un foro per ascoltare alcune proposte o suggerimenti che orientino il futuro coordinamento di questa priorità congregazionale. Queste sono state alcune risposte: Prima di tutto, dobbiamo privilegiare l’incontro delle nuove generazioni con Gesù, accompagnare il loro discernimento vocazionale, potenziare una pastorale giovanile pratica ed integratrice, offrire al giovane un accompagnamento vicino e personalizzato, favorire la pastorale giovanile in chiave comunitaria, promuovere ed appoggiare le scelte del giovane.


Nel pomeriggio, i capitolari si sono riuniti, prima in Conferenze, poi insieme, per parlare sui possibili modi  e strategie validi per comunicare l’esperienza ed il risultato del XXV Capitolo Generale ai Missionari, in ogni organismo maggiore.


Si conclude il Capitolo Generale
Mercoledì, 16/09/2015


Roma. Oggi, 16 settembre 2015, il XXV Capitolo Generale “Testimoni e Messaggeri della Gioia del Vangelo” ha scritto la sua ultima pagina.

Dopo la preghiera e la colazione, i Capitolari si sono riuniti  nell’Aula per trattare igli ultimi problemi. In primo luogo, la Commissione di valutazione ha presentato il risultato dell’inchiesta svoltasi ieri. Secondo il commento, l’equipe di redazione ed il Segretario del Capitolo, meritano uno speciale riconoscimento , per il loro stupendo servizio. Poi, il P. Rosendo Urrabazo CMF, per domanda del P. Generale, ha ringraziato tutte le persone  che hanno partecipato ad una commissione ed hanno reso possibile lo sviluppo del Capitolo. Nella lista ha incluso i Missionari che hanno collaborato nelle traduzioni, tanto nella stessa sede del Capitolo, quanto dall’Inghilterra, Francia, Stati Uniti, Spagna ed Italia.

Il Mensaje Final del P. General del Padre Generale ha marcato il momento finale di questa giornata. All’ inizio ha sottolineato che il Capitolo deve significare per tutti i partecipanti una Pentecoste speciale e, come Maria e gli Apostoli, si deve uscire verso i propri Organismi  segnati dalla gioia. Ha continuato invitandoli ad essere essi stessi l’interpretazione del Documento Capitolare con i propri confratelli. Ha chiesto pure ai capitolari di portare il proprio saluto ed il proprio abbraccio a tutti i missionari incominciando dai malati e dagli anziani, in maniera speciale ha chiesto di salutare i giovani che si preparano alla missione. Il P Mathew ha insistito nell’esprimere loro il suo ringraziamento per la risposta generosa che stanno dando al Signore. Ha pure integrato nel suo abbraccio i laici vicini alla Missione Clarettiana. 

Dopo aver domandato e constatato che tutti i problemi capitolari previsti fossero stati trattati, il P. Generale ha dichiarato ufficialmente la conclusione del Capitolo. Poi, su richiesta del Segretario Capitolare, gli assistenti hanno firmato gli Atti del Capitolo. Ed alla fine, per ringraziare Dio del suo successo, hanno partecipato all’Eucarestia, presieduta dallo stesso P. Mathew Vattamattam. Lo hanno accompagnato all’altare i  PP. Aquilino Bocos e Josep M Abella, Superiori Generali precedenti.


IX) Il P. Claret è ricordato nella visita del Papa a Cuba


Martedì, 22/09/2015


Holguín, Cuba. Dal 19 al 22 settembre 2015, il Papa Francesco ha fatto la visita apostolica all Chiesa ed al Popolo di Cuba. Nell’itinerario percorso, oltre alla Havana, la capitale, Sua Santità si è avvicinato a Oriente dell’Isola, visitando le città di Holguín e Santiago, così legate alla testimonianza evangelizzatrice di Sant’Antonio Maria Claret, di cui ne fu Arcivescovo.

Il 21 settembre, alla conclusione della celebrazione eucaristica in Holguín, il vescovo Don Emilio Aranguren Echeverría ha diretto al Santo Padre alcune parole di ringraziamento. Nel suo discorso, il vescovo ha fatto un breve percorso storico dei momenti decisivi dell’evangelizzazione in questa zona, segnalando come un momento molto importante il ministero missionario del nostro Padre Fondatore.

Ha detto il vescovo: “ (...) Qui vicino, in Bariay, nel 1492 Colombo mise piede sulla terra ferma come rappresentante della cultura del Vecchio Mondo. Nel 1612, attraverso Nipe entró in terra cubana la immagine della Vergine della Carità ed il suo primo santuario lo ebbe nel nostro Hato de Barajagua. Nel 1790 il legno della croce fu eretto in Loma che oggi porta il suo nome e da dove Lei ci benedirà questa sera prima della partenza. A metà del secolo XIX, nella nostra attuale Chiesa Cattedrale, Sant’Antonio Maria Claret – missionario infaticabile delle nostre campagne orientali – fu aggredito e ferito al volto lasciandoci pure il segno del suo sangue come testimonianza della sua dedizione al Signore. Oggi, come Successore di Pietro, Lei pure marca per sempre la storia del nostro paese visitandoci come “Missionario della Misericordia”, la quale ci impegna a vivere con spirito di conversione, in comunione con tutta la Chiesa, il già vicino Anno Giubilare a cui ci ha convocato.